Nuovo Regolamento per Cancellare Link da Google

Si è discusso a lungo sulla possibilità di Google di rifiutare la rimozione di alcuni link in territorio extra-europeo, ma è di alcuni giorni la notizia del Garante Privacy che ha ordinato in un’occasione specifica la rimozione di un URL di un cittadino italiano, residente negli USA. Tale provvedimento è stato emanato il 21 dicembre 2017, quando un cittadino italiano e residente negli USA ha richiesto la cancellazione dei dati personali dall’intero Google. Tali link, come verificato dal Garante Privacy, era estranei al soggetto interessato, in quanto erano perlopiù fake news e inoltre erano appartenenti ad alcuni blog amatoriali, che ledevano sensibilmente la reputazione della persona. Infatti, come dichiarato dal Garante, all’interno di tali link “erano riportate anche informazioni ritenute false sul suo stato di salute e su gravi reati connessi alla sua attività di professore universitario”.

Il Garante Privacy ha ritenuto assolutamente legittima la seguente richiesta di cancellazione dei dati personali da Google, in quanto i link in questione sono contenuti diffamatori per la persona interessata. Tuttavia, il Garante Privacy precisa che il diritto all’oblio è concesso e ha senso, solo in determinate circostanze, come ad esempio in questa dove le notizie non sono reali, ma si tratta probabilmente di “informazioni che sono parte di campagna personali contro un determinato soggetto, sotto forma di rant (esternazioni negative a ruota) o commenti personali spiacevoli”. In questo caso, con questi presupposti, la deindicizzazione da Google va compiuta, poiché la stessa notizia può creare “un’impressione inesatta, inadeguata o fuorviante rispetto alla persona interessata”.

Pertanto, in tale occasione il Garante Privacy stabilisce che il motore di ricerca americano deve cancellare risultati di ricerca Google, qualora le notizie all’interno del link non siano più pertinenti o addirittura qualora siano prive di attendibilità, da qualsiasi dominio del mondo. Ciò è reso ancora più evidente dal regolamento GDPR che dichiara che la persona può richiedere la deindicizzazione dal motore di ricerca dei propri dati personali se le notizie che la riguardano non sono rilevanti per l’opinione pubblica. In questo caso il responsabile del trattamento e il titolare del trattamento hanno il dovere di eliminare link in questione. Va inoltre ricordato che il GDPR, sebbene sia un regolamento europeo, vale anche per tutte le aziende che elaborano e lavorano con i dati di cittadini europei. Perciò Google, così come Facebook e tante altre aziende americane che hanno sede anche in territori europei e trattano i dati personali di cittadini europei, devono obbligatoriamente rispettare il regolamento GDPR.

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